Basta con i "connettori temporali e spaziali", le "determinanti" e cosi' via. Nella scuola primaria bisogna tornare ai fondamentali (leggere, scrivere, contare) e alle buone, vecchie abitudini nell'insegnamento della grammatica: "soggetto, verbo, complemento".
Questo e' il fermo orientamento del presidente francese Sarkozy, ribadito lo scorso 15 febbraio a Périgueux, la citta' di cui e' sindaco il ministro dell'educazione Darcos (...). La riforma della scuola primaria prendera' avvio nel settembre 2008: soppressione delle lezioni nella giornata di sabato (in aggiunta al mercoledi'), riduzione dell'orario di lezione da 26 a 24 ore settimanali, a parita' di impegno per gli insegnanti; utilizzazione delle due ore che cosi' si liberano per effettuare interventi a favore degli allievi in difficolta'; corsi di recupero (elegant mente denominati "stage de remise a nouveaux") durante le vacanze primaverili (pasquali) o estive per gli allievi che a giudizio degli insegnanti ne hanno bisogno. E infine (punto sul quale i sindacati fanno le maggiori resistenze), valutazione della qualita' dei risultati raggiunti dalle scuole e loro pubblicazione. Quanto ai programmi, che sono in avanzata fase di elaborazione, e saranno sottoposti al consiglio superiore dell'educazione alla fine di maggio, dovranno essere di "poche dozzine di pagine", ha detto Sarkozy, e dovranno essere scritti il modo tale che "possano essere compresi dalle famiglie".
Un luogo per incontrarsi, per mettere in comune le buone pratiche, per riflettere sul proprio lavoro di educatori, per chiedere (e ottenere) informazioni utili.
lunedì 18 febbraio 2008
FRANCIA: TORNARE AI FONDAMENTALI
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