Si tratta di un vero e proprio percorso virtuale nelle ferite ambientali che hanno segnato gli ultimi trent'anni, dalla diossina di Seveso al disastro di Chernobyl, per poi arrivare all'attualità di oggi e parlare delle sfide del futuro rivolte a una società sostenibile, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
I 60 scatti della mostra si sviluppano in due sezioni intrecciate - Memoria e Ambiente – ed illustrano i cambiamenti avvenuti nei rapporti tra territorio e comunità, l'impresa, la percezione sociale della questione ambientale e le nuove opportunità di sviluppo. Il filone storico -"Memoria"- è composto da immagini di fotogiornalismo e materiale di repertorio che raccontano gli avvenimenti più importanti del recente passato attraverso le immagini dell'archivio del Corriere della Sera e le emozionanti foto di Dino Fracchia, Sergio Ferraris, Giorgio Lotti, Pierpaolo Mittica, Pierluigi Ottani.
La sezione contemporanea - "Ambiente"- nasce invece dal lavoro di tre giovani talenti fotografici italiani (Roberto Caccuri, Alessandro Cosmelli, Davide Monteleone), una co-produzione con l'Agenzia Contrasto e con Geo Italia. Passato e presente si mescolano in scatti fortemente evocativi, per disegnare la mappa del cambiamento ambientale del nostro Paese e sottolinearne le conquiste, la sfida e la strada ancora da percorrere per arrivare a quel futuro che la mostra tocca solo attraverso un timido interrogativo a cui le foto dei bambini di Chernobyl e il Bosco delle Querce di Seveso sembrano dare una promettente risposta.
La mostra è aperta alle scuole del lodigiano e si inserisce nell'ambito delle iniziative promosse da Legambiente Lodi - LABFER (Laboratorio Fonti Rinnovabili) dell'ITIS Volta. Basterà prenotarsi e concordare le visite all'indirizzo email labfer@gmail.com per percorrere il duplice percorso fotografico e sperimentare e osservare gli strumenti del Laboratorio Fonti Rinnovabili.
"Grazie a Legambiente Lombardia, che mette a disposizione di tutti i circoli di Legambiente la possibilità di allestire questa mostra, e ad Adelante che l'ha portata a Lodi per il suo decennale, potremo completare i nostri obiettivi educativi attraverso uno strumento documentale fondamentale - afferma Dario Tansini, presidente di Legambiente Lodi - per merito di questi due strumenti, la mostra e il LABFER, gli studenti saranno in grado di pensare al futuro, alle energie rinnovabili, all'efficienza energetica, con uno sguardo rivolto al nostro passato, alle pericolosità ambientali insite nei nostri modelli economici e produttivi quando vengono "deviati". La mostra offre sicuramente più di uno spunto di discussione"
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