lunedì 26 maggio 2008

AMBIENTE, IL PAESAGGIO VISTO DAI GIOVANI




Lo stato di salute del paesaggio italiano è in pericolo per il 74,8% dei giovani e il 62,5% di loro, si sente responsabile e desiderosa di intervenire. Lo rivela la prima ricerca congiunta svolta dall'Università Iulm insieme al Fai

Lo studio, svolto dal Fai (Fondo per l’ambiente italiano) e l’Università Iulm di Milano fra gli studenti delle superiori nello scorso mese di aprile, ha avuto «una risposta talmente significativa da diventare quasi un caso sociologico» ha detto il rettore Giovanni Puglisi. «Il paesaggio è il bene collettivo più prezioso che noi italiani possediamo, nonché la principale fonte di turismo e uno dei motori economici del Paese.

Il paesaggio è simbolo della nostra storia e difenderlo è compito di ognuno di noi. Per questo dobbiamo educare fin da subito le giovani generazioni a studiarlo, viverlo con rispetto e concorrere alla sua conservazione”. E' stata la stessa Presidente Fai, Giulia Maria Mozzoni Crespi, a presentare “Il Paesaggio nella visione dei giovani”, la prima ricerca congiunta Iulm-Fai che ha coinvolto oltre tremila studenti delle scuole superiori di secondo grado di tutta Italia. A rispondere alle 12 domande sono stati infatti quasi 3.000 ragazzi di tutta Italia, pari a circa il 50 per cento degli interpellati.

Lo stato di salute del paesaggio italiano è in pericolo per il 74,8% dei giovani e la maggioranza, il 62,5%, si sente responsabile e desiderosa di intervenire. Alla domanda `a chi affideresti lo studio e la tutela del paesaggio è solo il 5,5% per cento a scegliere l'amministrazione pubblica, «dato allarmante – ha sottolineato il rettore Puglisi – perché indice di scarsa fiducia dei giovani verso chi si occupa di queste risorse».

Ciò che emerge dalla ricerca, ha detto il professor Mauro Ferraresi, incaricato di valutare le risposte, che «i giovani non vivono così male nei contesti in cui abitano».
Un invito agli studenti ad avere consapevolezza verso il paesaggio è venuto da Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente del Fai. «Le grandi opere hanno spesso un impatto devastante sull'Italia», ha osservato la presidente, denunciando "una drammatica novità" appena scoperta: 450 ettari di paesaggio fra Mantova e il Veneto saranno trasformati in un polo logistico che comprenderà un grosso insediamento commerciale e un autodromo per sostituire quello di Imola: «questa enorme speculazione rovinerà il paesaggio e anche i piccoli commercianti» ha concluso la Mozzoni. (tratto da: www.lanuovaecologia.it )



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