martedì 1 luglio 2008

TUTTI I TAGLI DELLA SCUOLA






Merita un'attenta lettura il servizio pubblicato ieri sul quotidiano IL SOLE 24 ORE a proposito dei tagli nella scuola italiana.

L'articolo di Gianni Trovati inizia in questo modo:
Gli «standard europei». Sono loro la stella polare, espressamente citata, del piano di riorganizzazione del Dl 112/2008 che secondo le intenzioni del Governo dovrebbe condurre la scuola italiana verso i lidi (inesplorati) dell'efficienza gestionale. Con un principio, semplice sulla carta, che ispira più di un intervento di questa manovra d'estate: la razionalizzazione serve per creare efficienza, ma l'efficienza va anche finanziata con una parte dei risparmi ottenuti alleggerendo i costi di sistema.
Nel caso della scuola, il bottino è consistente e progressivo, e dai 456 milioni dell'anno prossimo, all'esordio delle nuove misure, secondo i tecnici di Palazzo Chigi dovrebbe volare fino a 3,2 miliardi nel 2012. Il 30% di questo bottino, una volta che sarà certificato, andrà ad alimentare un fondo ministeriale chiamato a erogare, nell'ambito della contrattazione, risorse per «la valorizzazione e lo sviluppo professionale del personale della scuola».
Sul terreno, però, gli organici sono destinati a lasciare 87.335 cattedre (20mila delle quali cancellate dalla prima razionalizzazione, quella dettata dalla Finanziaria 2008, che sarà applicata di pari passo con il nuovo piano) e 45mila posti da ausiliari tecnico-amministrativi (il 17% del totale). Il criterio-guida è l'innalzamento di un punto entro quattro anni del rapporto alunni/docenti, che oggi in Italia è di 8,9 allievi per docente, a livelli molto più bassi dei principali Paesi europei. Il Sole-24 Ore ha calcolato gli effetti di questo indicatore sugli organici provinciali delle scuole del 2007/2008, che rappresentano la base di partenza del piano governativo: applicando l'indicatore scritto in manovra, il sacrificio più consistente dovrebbe riguardare la scuola primaria, in cui si concentra il 34,7% dei posti tagliati, seguita dalle scuole superiori (29,5%). A livello territoriale, invece, a guidare questa graduatoria del dimagrimento è Napoli, che sull'altare dell'efficienza dovrebbe immolare qualcosa come 4.124 posti da insegnante; seguono Roma (3.892), Milano (3.451) e, più distaccata, Torino (2.149).


Qui potete leggere l'intero articolo.

Qui potete scaricare (pdf) i tagli per ogni provincia (calcolati da IL SOLE 24 ORE)







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