lunedì 4 febbraio 2008

EDUCAZIONE: ELOGIO DELLA BELLEZZA DIMENTICATA

"Mentre con Petrarca ci si innamora, con Dante si fa proprio all'amore". Nessuno aveva mai parlato così dei due poeti. Ci ha invece pensato Roberto Benigni, che non solo ha il coraggio di proporre la Divina Commedia in televisione, ma la recita con successo nelle piazze e nei teatri. Analogamente, tutto esaurito anche per le letture dantesche (e non solo dantesche) di Vittorio Sermonti.
Questi due fatti dimostrano:
1) il valore intrinseco della Divina Commedia, al di là delle mode del momento, delle parole d'ordine "dell'adeguarsi" alla contemporaneità, sostituendo i classici con libri fortunati, il cui valore non è ancora stato vagliato dal tempo e dalle generazioni;
2) il problema della scuola: in troppi casi non si insegna più a distinguere il bello, forse perché sono pochi attrezzati per farlo; e così non si alimenta lo stupore, unica vera forza motrice della conoscenza.

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